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venerdì 15 novembre 2013

Hunger Games a Roma 2013


Sono arrivato presto, ma loro erano già lì: migliaia di fan di Hunger Games pronti ad urlare ed acclamare i propri beniamini. A dirla tutta, erano già lì dalla sera prima, almeno alcuni di loro. Ma è giusto così, in fondo è la magia del cinema e delle storie, è quello che tiene in vita tutto questo baraccone, è il senso stesso dello spettacolo.
Ore ed ore di attesa soltanto per vederli passare e firmare un numero di autografi del tutto insufficiente a placare la sete dei fan urlanti.

Io ero lì per lavoro, per fare riprese col mio collega per un servizio sul red carpet, ma ne ho approfittato anche per girare il piccolo video che vedete qui sotto. Eppure sono stato quasi tre ore nel mio spazietto. E per passare il tempo ho cazzeggiato su Facebook, ho mangiato pocket coffee, ho chiacchierato con qualche collega. Mi sono preoccupato per la transenna alle mie spalle che sembrava sul punto di cedere ad ogni (finto) arrivo delle star, ad ogni urlo disumani. Ma a dirla tutta è stata una bella esperienza che spero di ripetere... Magari non subito!

martedì 12 novembre 2013

Scarlett a Roma 2013


Non c'era al photocall, ma l'abbiamo attesa fino al tardo pomeriggio per un red carpet suggestivo in cui si è trattenuta con disponibilità a salutare il pubblico. Scarlett Johansson, la prima vera star del
festival di Roma 2013. 
Segue un rapido frammento, mentre per la copertura dettagliata dell'evento e del film vi rimando a Movieplayer.it con diario, recensione e resoconto della conferenza. Ah, e con le foto dal tappeto rosso!

domenica 10 novembre 2013

Roma 2013, giorno 3 bagnato



Pioggia su Roma.
Per fortuna l'atea fotografi sul red carpet è munita di tettoia e possiamo attendere l'arrivo di Scarlett Johansson senza troppi disagi. Ma resta un dubbio: il red carpet si farà o perderò l'inizio di Juventus - Napoli inutilmente?!

Roma 2013, eccomi!

Giorni intensi con il Festival di Roma in corso nella capitale. Come sempre, quando c'è un festival in attività, che sia io a seguirlo in prima persona o meno.
Novità personale di quest'anno è il modo in cui lo sto seguendo: è vero che sono un paio di anni che mi occupo di realizzare video per i nostri video-diari, ma è la prima volta che lo faccio in modo "ufficiale", con tanto di accredito photo/tv per accedere a photocall e red carpet. Non guardo film (ma per quello ci sarà sempre l'occasione), quindi, ma faccio foto e video da mandare al nostro montatore.

Primi giorni già interessanti da questo punto di vista, da Jared leto ad infiammare le ragazzine alla magia del tappeto rosso innevato di Belle & Sebastien alle centinaia di palloncini di quello di Planes.
Ed in più, la gioia di stare a due passi da un colosso del cinema come John Hurt (e fa sorridere sentire le ragazzine parlare di lui solo in merito alla recente partecipazione a Doctor Who).

Ma ora via, mi preparo e corro a Roma. E' la giornata di Scarlett Johansson (e Rooney Mara)!

A seguire, un momento del tappeto rosso innevato:

sabato 27 aprile 2013

Iron Man 3

In questi giorni a Napoli c'è il Comicon, ma quest'anno non mi va di andarci. Il mio modo di stare vicino al mondo del fumetto è stato di andare a vedere Iron Man 3 il giorno stesso dell'uscita, mercoledì sera.
E mi è piaciuto non poco!
Fossero tutti così i film d'intrattenimento: ben interpretati (a parte i soliti nomi, come non citare un grandissimo Ben Kingsley nei panni del Mandarino), spettacolari, dinamici e soprattutto divertenti. Alla fine la mano di Shane Black si vede ed ha aggiunto qualcosa alla serie di film sul personaggio di Iron Man, in calo con il secondo capitolo. E questo terzo, a mio modesto parere, è il migliore della trilogia.
Una nota superflua per chi ormai conosce i film Marvel: aspettate la fine dei titoli di coda! Nei quali ho letto con soddisfazione un ringraziamento speciale per Joss Whedon, ormai consulente ufficiale ed irrinunciabile per i film Marvel dopo il miracolo Avengers (che potrebbe ripetersi nel 2015 - inizio riprese a febbraio 2014).

Per un giudizio più approfondito su Iron Man 3, ecco la nostra video-recensione su Movieplayer.it



Prossima tappa nel complesso Marvel Cinematic Universe sarà il secondo Thor in sala in autunno (7 Novembre). Ed ecco un primo promettente teaser



E intanto vediamo quale sarà la risposta della DC con l'imminente Superm... ehm, L'uomo d'acciaio.

domenica 17 febbraio 2013

Ralph Spaccatutto e lo scherzo di Lasseter

Manca una settimana alla notte degli Oscar e capita di riflettere sui film d'animazione candidati: quest'anno è dura scegliere un preferito, perchè ho amato ParaNorman e Frankenweenie, ammirato Pirati! (e vi sono particolarmente legato dopo la mia visita al set), sono impazzito per Ralph Spaccatutto.
Sì... non ho nominato Brave. La Pixar è la grande assente di quest'anno, perchè l'ultimo lavoro è in tono minore rispetto al solito e, almeno per me, non è il vincitore annunciato.
Ma riflettendo mi sono tornate in mente un po' di cose lette nei mesi scorsi sul web: sono un amante delle cospirazioni e l'idea che Pixar e Disney possano essersi scambiati i film del 2012, portando in sala Ralph Spaccatutto con il marchio Disney e Brave con quello Pixar, non può che solleticare la mia fantasia.
Ma è fantasia, no? Perchè avrebbero dovuto fare qualcosa del genere?!

Però ripenso a Ralph Spaccatutto e... bè, quel piccolo cospirazionista dentro di me non riesce a star zitto, perchè questo è a tutti gli effetti un film Pixar per impostazione, temi, creatività e coraggio. E, diciamocelo, Brave non lo era affatto (se si esclude il superbo livello tecnico ed alcuni passaggi iniziali).

Ma mettiamo da parte l'ironia e ragioniamoci: più che uno scherzo di John Lasseter, la qualità di Ralph Spaccatutto è prova del suo duro lavoro ed il livello del film non può che lasciarci pieni di speranza per i nuovi lavori di Disney Animation e sul lavoro che il papà di Pixar sta facendo come suo direttore artistico, iniettando un po' di quel genio a cui eravamo abituati nei nuovi lavori dello studio.
Ne è una conferma anche Paperman, il corto d'animazione in corsa per l'Oscar, che ha anticipato Ralph in sala e di cui aggiungo a seguire il trailer:



Primi, grossi frutti del lavoro di Lasseter, quindi. E la strada è quella giusta per ridare a Disney Animation il ruolo che merita nel panorama dell'animazione mondiale, sperando, però, che questo non avvenga a discapito della Pixar e di quel posto speciale che si era conquistata capolavoro dopo capolavoro.
Ma credo che non abbiamo nulla da temere: Sulley e Mike Wazowski stanno per tornare! E nel trailer di Monster University che segue già ci sono molti momenti adorabili :)

domenica 16 dicembre 2012

Lo Hobbit, finalmente Lo Hobbit

Dopo tanti tanti tanti ritardi, ritardi tali da inglobare di tutto (compreso Sherlock, ulteriormente posticipato), il primo film che segna il ritorno di Jackson alla Terra di mezzo è giunto in sala.
Ed è bello.
Non è perfetto, ha difetti, ha problemi, ma questi sono dovuti, a mio parere, alla natura stessa dell'operazione e non alla realizzazione del film in sè: come rendere quella fiabetta di 300 pagine alla stessa portata epico-emotiva del Signore degli anelli? Jackson ci ha provato. In gran parte c'è riuscito. Ma ci sono quelle parti che in cui il tono stona (e perdonate il gioco di parole), in cui la costruzione di Jackson risulta un tantino forzata.
Non rovinano il film, che nei suoi momenti migliori è veramente superbo (ho ancora negli occhi la battaglia tra i giganti di pietra, forse la sequenza più potente del film). Ma per un giudizio completo vi rimando alla recensione della mia collega Alessia Starace.
Dopo tre ore resta il piacere di tornare al villaggio degli Hobbit ed a casa Baggins, di rivedere Gollum ed il superbo lavoro di Serkis, le magnifiche interpretazioni di Freeman, McKellen ed Armitage. E resta la voglia di rileggere il romanzo, conscio del fatto che risulterà ancora più semplice dopo la visione che ne ha dato Jackson.

Inevitabili due parole sui 48fps: non male, decisamente non male. Dà solidità all'immagine, accresce l'imponenza visiva, porta ancor più lo spettatore nel film, valorizzando l'effetto del 3D che risulta meno stancante. Tre ore con occhialini e nessun fastidio, anzi un po' di mal di testa è subentrato a fine film, ma sarà stata la fame (o forse la realtà non è a 48fps e mi stancava)!
In chiusura un cenno alla ragazza della fila avanti a me con le orecchie da elfa: era stupenda, ma sarebbero stati più adatti i piedi da hobbit!

mercoledì 5 settembre 2012

L'intervallo

Oggi a Venezia ho visto un gran film: L'intervallo.
Prima opera di finzione del documentarista Leonardo Di Costanzo, che domani (ma dovrei dire oggi, visto che è già domani mentre scrivo) esce in sala. Da non perdere.
Del film in sè ho già scritto nella mia recensione, ma vorrei raccontare un aneddoto dalla conferenza: interrogata sull'esperienza vissuta, la giovane Francesca Riso inizia a parlare, incespica con le parole, sussurra "non ce la faccio" e spegne il microfono con adorabile emozione. Una comprensibile emozione per il suo esordio. Ma questo, ai miei occhi, non fa che mettere ancora più in risalto la grande prova di attrice, perchè il suo personaggio nel film, Veronica, è invece dura e sicura di sè. Brava Francesca, ci vediamo al prossimo film.

Chiudo citando il produttore in conferenza stampa: "con L'intervallo il pubblico italiano scoprirà un grande autore." Sono d'accordo.

domenica 2 settembre 2012

The Master


Finalmente si fa sul serio!
Il week-end ha portato a Venezia fresco e vento, ma anche i primi veri bei film, a cominciare ovviamente da The Master di Paul Thomas Anderson: girato ed interpretato benissimo, con una grande colonna sonora di Johnny Greenwood ed un'ambiguità su cui ragionare.
Ma se questa non è stata una sorpresa, non si può dire lo stesso di E' stato il figlio di Ciprì, che dopo una partenza non del tutto convincente, si sviluppa bene e chiude alla grande.
Insomma, finalmente si ragiona!

sabato 1 settembre 2012

Festival della musica di Venezia?



È bizzarro che ad uno dei principali festival di cinema mondiali i film più interessanti siano quelli a tema musicale.
Prima giorni di Venezia 2012 e spiccano Enzo Avitabile Music Life di Demme ed oggi Bad 25 di Spike Lee, omaggio all'album di Michael Jackson in occasione dei suoi 25 anni. Due film molto diversi, ma ugualmente belli: se Demme mi ha fatto conoscere un artista che ora imparerò a scoprire, Lee mi ha fatto riscoprire un grande della musica, riuscendo ad emozionarni in più di un'occasione.

Musica centrale anche nel Pinocchio di d'Alò, anche se un po' mi dispiace che il grande lavoro fatto su un film d'animazione (non del tutto riuscito, secondo me, ma comunque di alto livello tecnico) passi in secondo piano per concentrare l'attenzione sulle canzoni del compianto Lucio Dalla.
Ma è quello che fa notizia e solo di Dalla si parlerà.

giovedì 30 agosto 2012

Quesito veneziano

Cosa rappresenteranno i pezzi della scenografia del tappeto rosso di Venezia 69? Petali? Plettri? Altro? Io voto per plettri! Voi che dite?

Dubbi a parte, il festival inizia finalmente. Per noi il via è stato già ieri con la doppia proiezione stampa di Shark ed Enzo Avitabile Music Life, ma l'apertura ufficiale si è tenuta questa sera con The Relictant Fundamentalist di Mira Nair. Troppo superficiale per il tema trattato.
Molto meglio il documentario di Demme su Avitabile. Decisamente.

Chiusura di giornata con il Pinocchio di d'Alò, interessante per alcuni aspetti, che cercherò di approfondire domani nel corso dell'incontro stampa e nella recensione.

domenica 22 luglio 2012

Week-end di birra


Ieri mattina mi sono svegliato con la voglia di trascorrere una giornata diversa, quindi ho approfittato di questa iniziativa e mi sono incamminato verso Spedino (Borgorose) per apprezzare il lavoro dei birrai della Birra del borgo.
E' stata una visita guidata al loro birrificio molto interessante, che ha percorso tutte le fasi della lavorazione, dalla scelta degli ingredienti fino all'imbottigliamento. Certo, in un'ora o poco più non si può fare più di una panoramica, ma è stato comunque istruttivo... per quanto lontano da quello che spero un giorno di riuscire a fare io con l'homebrewing. Per quello potrebbe essermi più utile la serata prevista per oggi in quel di Sermoneta, tra degustazione e descrizione del processo di lavorazione (con, per fortuna, anche una cena a base di carne).
Ho approfittato della visita di ieri per acquistare qualche bottiglia di birra, alcune da provare da solo (classiche bottiglie da 33cl), alcune necessariamente in compagnia, come la Enkir, la Hoopy Cat e la Rubus da assaggiare in compagnia, perchè in più impegnative bottiglie da 75c.

Birra a parte, il luogo dove si terrà l'evento sembra moooolto carino: si chiama La piccola fattoria di Sermoneta ed ospita molti animali, tra cui un lama che non credo di aver mai visto dal vivo.
Seguiranno foto, qui e su Instagram.

C'è poi stato un angolo di cinema nel sabato sera: cena veloce e di corsa a guardare il nuovo Spider-man di Marc Webb. Che dire, sarà che mi aspettavo peggio, ma non mi è dispiaciuto, soprattutto relativamente alle sequenze incentrate sui due ragazzi, con Andrew Garfield ed Emma Stone molto bravi. Forse porzioni di storia più adatte alle corde di Webb?

mercoledì 23 maggio 2012

Anomalia


Siamo un'anomalia. Io, voi, tutti gli esseri umani. Troppi sei nostri comportamenti vanno al di là delle normali leggi naturali e, tra le tante nostre follie, quella di essere l'unica razza che produce rifiuti non assimilabili nell'ambiente. Perchè, diciamocelo, questo mondo non era di plastica prima del nostro arrivo.
L'eta della plastica potrebbe essere l'ultima di questo pianeta? Forse no, semplicemente l'ultima dell'essere umano come noi lo conosciamo e confido nella capacità della natura di dimenticarci in fretta e passare alla prossima specie intelligente, magari i delfini.

Perchè queste riflessioni oggi? Perchè a Cannes ho visto due documentari diversi tra loro ma ugualmente interessanti: Polluting Paradise e Trashed, di cui vi propongo le mie recensioni.

Recensione Polluting Paradise
Recensione Trashed

E vi lascio con un'immagine potente, per riflettere insieme su quello che stiamo facendo.
 

martedì 22 maggio 2012

La vita a Cannes

Come si vive durante un festival come Cannes? Come e dove si trascorrono le giornate? Quali sono i ritmi ed i tempi? Domande le cui risposte hanno il sapore del dramma, perchè per quanto affascinante ed entusiasmante, coprire hn festival internazionale non è una passeggiata rilassante.
A Cannes si inizia la mattina presto con la proiezione delle 8:30. Solitamente è un film in concorso, quindi importante da seguire. L'orario è ostico, ma si va nel Gran Teatro Lumiere e, salvo casi limite, si entra facilmente e presto. L'attesa in sala è lunga, ma rilassante: jazz in sottofondo, voci ovattate, tanto da riuscire a recuperare una recensione con tranquillità.
Da qui in poi tante variabili a seconda di cosa va seguito: si può correrr a prendere posto nella sala wi-fi (wi-fi cafè) per scrivere con accesso a internet, o andare con relativa calma alla salle Debussy per un film di Un Certain Regard, e poi un altro e un altro ancora. Tutto relativamente tranquillo, perchè la stampa entra tutta in un'unica fila, senza priorità. Non è così se si deve andare nelle due sale più piccole, la Bazin e la Bunuel, dove i posti sono pochi e spesso i soli accrediti bianchi e rosa bastano a riempirle. Che si fa quindi? Un'ora e passa di fila senza nemmeno la certezza di entrare (per inciso, sto scrivendo queste righe proprio in fila alla Bunuel per vedere Ai to makoto di Miike).
In tutto questo gioco di incastri, non va dimenticata la sopravvivenza: bisogna ritagliarsi un po' di tempo per mangiare ed ogni occasione è buona per predere un po' d'acqua dai boccioni sparsi per il Palais o un provvidenziale caffè agli stand Nespresso.
L'ultimo scoglio della giornata può essere il film in concorso delle 19:30. Salle Debussy, tanta fila, che negli ultimi giorni è stata fatta anchle sotto la pioggia.
Ciò fatto si lavora. È vero che buona parte delle recensioni si scrivono nel corso della giornata, ma qualcosa da fare in serata c'è sempre. Nel mio caso, quest'anno, montaggio dei video diari che stiamo realizzando e loro conversione per la pubblicazione.
E poi basta, si dorme una manciata di ore e si ricomincia. È il cerchi della vita cinefila.

martedì 8 maggio 2012

Hunger Games. Eh sì, l'ho visto

Sabato siamo stati al cinema a vedere Hunger Games. E non mi è dispiaciuto.
Per esserne sicuro dovrei rivederlo in originale, cosa impossibile nelle nostre sale, ma ho trovato Jennifer Lawrence veramente brava.
Ma a parte la Lawrence, anche molte scelte di Gary Ross sono più che discrete, in particolare l'aver snellito molto alcuni aspetti del romanzo, che sto leggendo in questi giorni, sia per capire come sia stato affrontato l'adattamento che per la curiosità di andare avanti e leggere anche i successivi per vedere in che modo prosegue la storia. E' vero che i romanzi hanno, inevitabilmente, maggiore profondità nel descrivere il mondo in cui è ambientata la storia, ma è altrettanto vero che l'aver asciugato e reso più ambigua la storia d'amore e l'immancabile triangolo sentimentale non ha fatto altro che giovare al film.
Dal punto di vista stilistico, n particolare, ho apprezzato la regia nervosa, che si discosta dalla ricercatezza di altre produzioni che si rivolgono al medesimo target.

venerdì 27 aprile 2012

The Avengers, Battleship e l'importanza del brutto


A volte si dice che i film (ma anche i libri) brutti sono importanti perchè aiutano a mettere in evidenza quelli di buona qualità. Sarà pur vero, ma vedere Battleship dopo quel meccanismo d'intrattenimento perfetto che è The Avengers non aiuta... non aiuta Battleship e non aiuta l'animo dello spettatore cinefilo.
In tempi di mediocrità diffusa, il film di Peter Berg sarebbe potuto passare per uno dei tanti, ma dopo aver visto quello che ha fatto Joss Whedon con I Vendicatori non è così, ahimè. Basta considerare l'ironia arguta del film Marvel, i tempi perfetti e calibrati, l'esaltazione che trasmette... aspetti che non ho ritrovato ieri sera durante la visione del film derivato dal gioco Hasbro.
Un film d'intrattenimento deve intrattenere e divertire. Sembrerebbe un concetto scontato, ma molti non sembrano comprenderlo fino in fondo.

Lascio qualche link per approfondire su entrambi, a cominciare dalla mia recensione di The Avengers.
The Avengers: la strada verso i Vendicatori
The Avengers: Il cast a Roma
Intervista al supervisore agli effetti visivi di Batteship

E infine un approfondimento sul genio di Whedon

Chiudo con la clip dell'interrogatorio di Vedova Nera.


Trailer 3 - Brave

Lo so, dovrei chiamarlo Ribelle!, ma non ci riesco. Per me resterà Brave, come mamma Pixar ha voluto. L'attesa cresce e il terzo trailer ci mostra un film completo, che saprà divertire, emozionare, esaltare. Sembrano esserci momenti leggeri, altri epici, e la solita cura infinita di casa Pixar.
Guardate i capelli per esempio! O l'ampiezza dei fondali.
Resto senza parole... quindi vi lascio al trailer:

venerdì 6 gennaio 2012

Pirana 3DD

Se il Pirana di Aja aveva una abbondante dose di trash, questo sembra non aver paura di eccedere in tal senso...


mercoledì 21 dicembre 2011

mercoledì 7 dicembre 2011